2_ Tu hai iniziato studiando sui libri o hai avuto un Maestro come insegnante o come riferimento?
Entrambi mi hanno aiutato all’inizio, sia conoscere e apprendere i miei primi giochi attraverso la lettura di libri di maghi classici che direttamente da alcuni maestri spagnoli come Tamariz, Ascanio, Pepe Carroll, ecc.
3_ Io ti invidio molto, come penso molti altri, per aver conosciuto e avuto come maestro Arturo de Ascanio. In una precedente intervista, tu hai definito il vostro primo incontro “un pò anedottico”, ma non l’hai raccontato. Ascanio che persona e insegnante era e cosa ti è rimasto di lui?
La prima volta che ho visto Arturo de Ascanio è stato attraverso lo spioncino del suo appartamento ed era molto arrabbiato, vista la tarda ora, circa le 11:00 di sera, a cui ci presentammo, senza preavviso, io e il mio amico Jose Manuel. Avevamo deciso di incontrare l’insegnante, convinti che lo avremmo sorpreso mostrandogli quelli che per noi erano passaggi e manipolazioni rivoluzionari. Questa era la nostra presunzione giovanile! Ma il vero motivo della sua sorpresa è stato se ci sembrava normale disturbarlo a quell’ora per chiedere un consiglio quando, se avevamo tanto interesse a vederlo, avremmo potuto telefonargli e sperare di incontrarlo. Comunque noi siamo stati così felici, perché in fondo eravamo sicuri che non era infastidito così tanto per la nostra visita, come lui, con il suo “brutto carattere”, voleva far sembrare. Infatti lo chiamammo il giorno successivo e trascorremmo insieme il pomeriggio in un Caffè.
In ogni caso è stata una fortunata coincidenza incontrare poi anche in altre occasioni Ascanio e alcune delle sue tecniche ed effetti mi sono serviti per l’ispirazione e le forme artistiche per presentare la sua magia con le carte (handling). Penso anche che queste mi abbiano influenzato all’inizio e anche nella successiva evoluzione del mio modo di eseguire i miei trucchi magici, cercando di accompagnarli con l’armonia nei movimenti, il “timming”, la "soltura depistante" e altri dettagli caratteristici di Arturo. Per la comunità magica spagnola e per la magia in generale, Arturo de Ascanio è stato uno dei pionieri nel nominare, descrivere, ordinare e diffondere alcune teorie, anche se erano già state applicate in precedenza. Ascanio ha scritto alcuni testi tra cui la "Trilogia della magia di Ascanio", tre libri che sono stati pubblicati dopo la sua morte, grazie alla stesura di Gesù Etcheverry, un membro de "La Escuela Màgica de Madrid " che è stato un grande amico di Ascanio. Questo patrimonio magico, che custodisce i suoi giochi preferiti e tutta la sua teoria, rimane una delle principali fonti di apprendimento per i maghi spagnoli.
4_ Invece Juan Tamariz, rispetto ad Ascanio, come lo definiresti?
Con Juan Tamariz si possono condividere molti momenti magici sia a casa sua che nella “Sociedad Española de Ilusionismo“ (“Società Spagnola di Illusionismo”). Juan è molto diverso nello stile di presentazione della sua magia rispetto ad Arturo, ma so che ha seguito e partecipato al Magic Arturo de Ascanio. In una conversazione che loro stessi pubblicarono, si può constatare come e quanto condividano quasi tutti i concetti e dettagli teorici che Ascanio aveva studiato e sviluppato. Da parte sua anche Tamariz ha dato un grande contributo descrivendo i punti fondamentali che noi maghi dobbiamo applicare nel nostro lavoro come artisti. Da segnalare anche lo studio approfondito de “La nemónica” che Juan ha realizzato in questi ultimi anni, ma, soprattutto, credo che quello che è più interessante da notare nella figura di Tamariz, sia la sua capacità di connettersi e creare un feeling con il pubblico attraverso il suo personale senso dell'umorismo e tocchi personali ... Chan, ta, ta, Chan ......
Ma ciò che unisce questi due Maestri è senza dubbio il grande amore e la dedizione per la Magia e la generosità di condividerla con gli altri.
5_ Secondo te, si deve iniziare da bambini o da ragazzi o se la passione per la magia nasce in età adulta è comunque possibile diventare un bravo mago?
Penso che qualsiasi momento sia giusto per entrare nel mondo della magia, se lo prendiamo come un passatempo che ci aiuterà come intrattenimento, per relazionarsi con gli altri, sia con il pubblico profano che con gli altri maghi che, come ben sapete, siamo "come una famiglia" e noi amiamo gli incontri, organizzarci in circoli, ecc.
6_ Ritieni sia importante iniziare studiando sui libri formandosi sulle basi dei Maestri del passato o praticare quest’Arte imparando le tecniche da DVD o altro?
Penso che tutti i metodi di apprendimento possono aiutare. La cosa importante è fare una buona selezione dei contenuti in base ai nostri gusti particolari e non avere troppa fretta, ma assimilare gradualmente le tecniche e tutte le risorse che ci permetteranno di eseguire i nostri giochi o effetti magici.
7_ E, a proposito di questo, cosa ne pensi dei ragazzi che oggi utilizzano youtube come scuola e i tutorial al posto dei libri o di un Maestro e credono di essere già dei bravi e capaci prestigiatori ?
In generale, per quello che può essere visto su youtube, non penso che si ottengano buoni risultati quando si apprende solo attraverso quei tutorial, così come si vedono molti video di giovani che iniziano in questo modo e che presentano effetti che non hanno eseguito abbastanza e che risultano essere una copia di questi tutorial che di solito non sono di buona qualità. Quindi, come ho già risposto nella tua domanda precedente, credo che l'uso corretto di questi video sia quello di integrarne la visione con altri sistemi di studio, come libri, lezioni di magia tenuti da professionisti, oltre a frequentare lezioni e guardare spettacoli dal vivo o tramite qualsiasi mezzo audiovisivo, cercando comunque di farne una selezione di qualità.
8_ Cosa ne pensi degli artisti che copiano giochi, tecniche e presentazioni di altri?
Dopo aver appreso la parte tecnica, capisco che sia normale utilizzare le risorse (idee, routines, ecc.) che altri maghi hanno creato in precedenza perché nella maggior parte dei casi l’obiettivo di un’artista è quello di presentare in pubblico gli effetti e non inventare nuove tecniche. Tuttavia riguardo alla presentazione si deve evitare di copiarla cercando piuttosto in noi stessi gli aspetti che possano dar risalto a una magia particolare e personalizzata che ci distingua dagli altri colleghi.
9_ Come hai conosciuto Gianluigi? Che effetto ti ha fatto diventare Presidente onorario e vedere pubblicate giornalmente le tue performance definite “perlucce”?
Gianluigi e io ci siamo incontrati e conosciuti attraverso facebook e in seguito a Madrid, dove ha avuto la gentilezza di venire insieme con altri amici (Stefano, Mario, Fabio ...) a fare un workshop. Da quel momento in poi sono stato onorato dal suo appoggio incondizionato e dalla sua amicizia e, se mi chiedi riguardo a quegli “effetti speciali” ( cosiddetti per la straordinaria abilità esecutiva del Maestro n.d.r. ) che Gianluigi chiama "perle", forse merita rilevanza la mia versione di "Acqua e olio" che, in onore dello S.M.I., ora si chiama "Sogno Magico Italiano ".
10_ In Spagna ci sono molti maghi valenti e famosi, con personalità spiccate e molto diverse tra loro. Come descriveresti l’ambiente magico in Spagna? Tu hai frequentato la Escuela de Magia?
E’ vero, soprattutto nel Close-up e Cartomagia, ma non solo, perchè ci sono anche maghi da scena molto bravi. In Spagna abbiamo avuto la grande fortuna di avere creatori e divulgatori di grande talento e originalità. Alcuni di loro hanno creato la Scuola Magica di Madrid (Escuela Mágica de Madrid), che ha riunito maghi provenienti da tutto il Paese e anche da altri Paesi, tra cui alcuni artisti italiani come Aurelio Paviato, Gianfranco Preverino ... Io nei primi tempi ho partecipato alle attività della Scuola di magia di Madrid e alle Giornate dell’Escorial, dove ci si incontra una volta all’anno e si tratta ogni volta un tema diverso su un determinato argomento specifico. In seguito, per motivi di lavoro, viaggi, ecc., sono rimasto fuori dagli incontri e dalle attività con gli altri maghi, ma senza perdere del tutto i contatti con loro che, specie in questi ultimi anni, ho sempre cercato comunque di mantenere.
11_ Con gli altri artisti spagnoli sei in contatto? Collaborate insieme? Con loro c’è un rapporto di amicizia o semplicemente un interesse comune nella Magia?
Ora ci sono molti maghi, in particolare a Madrid, con i quali sono in contatto e anche altri maghi provenienti da altre regioni con i quali condivido varie attività e, come sai bene, sempre più frequenti sono i miei viaggi in Italia dove ho avuto il piacere di incontrare molti colleghi, alcuni della mia generazione e molti altri che sono giovani maghi con cui amo condividere la mia esperienza. Potrei dirti alcuni nomi, ma molti altri sarebbero da menzionare, quindi per non rischiare di dimenticarne qualcuno penso per correttezza che sia meglio non farlo.
12_ Tu frequenti i congressi, i club magici con le tue conferenze o non ti interessano ed eserciti il tuo lavoro più per passione che per finalità commerciali ?
Per me, la magia è stata ed è principalmente una passione, un hobby che amo e dove, fin dall'inizio, quello che mi è piaciuto di più è stato cercare di perfezionare quello che ho potuto, il lato tecnico di tutto quello che ho imparato, soprattutto gli elementi che ritengo più utili nell’ambito della cartomagia.
13_ Dopo una conferenza, chiesi a Woody Aragon se ti conosceva e lui m disse che tu lavoravi in un ristorante: come riesci a conciliare questo lavoro con la magia? Ai clienti piace essere intrattenuti mentre mangiano?
Non è proprio così. Io lavoro presso un ufficio postale, ma è vero che ho un rapporto con la magia nei ristoranti perché mi sono esibito molte volte per i clienti mentre stavano pranzando o cenando e collaboro anche con “La Cuchara mágica” un ristorante di Madrid, dove vari maghi si esibiscono il venerdì, il sabato e la domenica. Naturalmente i clienti apprezzano vedere alcuni giochi di magia tra un piatto e un altro o durante l'attesa per la cena o alla fine e credo che la cosa più importante sia quella di scegliere il momento più opportuno per fare loro magia cercando di non disturbare in determinati momenti, quando i clienti desiderano un po’ di privacy.
14_ La tua passione per la Magia riguarda solo le carte o ti interessi anche di monete o altro? Quando hai iniziato ti sei subito interessato alle carte o hai scoperto poi una maggior predisposizione per queste e hai iniziato quindi ad approfondirne e ad affinarne le tecniche?
Mi piacciono tutti i tipi di magia e all’inizio ho anche studiato "monete", "palline di spugna", "navajitas magici" (Coltellini) e close-up in generale, ma poi mi sono specializzato nella magia con le carte dove ho capito che avrei potuto sviluppare ed esprimere al meglio le mie capacità. Fin dall'inizio ho sentito una particolare predilezione per la magia con le carte. Nel corso del tempo ho scoperto che alcune delle tecniche e degli effetti a cui ho dedicato il mio studio all’inizio, avevano la possibilità di essere realizzate e combinate tra loro, allo stesso tempo l’ispirazione di nuove idee a cui sto ancora lavorando, quindi. perchè dedicare il mio tempo ad altre attività, quando credo di poter contribuire molto di più continuando a seguire la mia passione per la magia con le carte?
15_ Tu hai un handling, cioè una capacità di maneggiare le carte che definire pazzesca è davvero poco! Quante ore al giorno dedichi all’esercizio?
Ah ah ah ... non so se ti ho capito bene! (Modesto! n.d.r.) Se ti riferisci al mio particolare modo di eseguire le manipolazioni che caratterizzano la magia che faccio, si può dire che è un modo di mettere allo stesso livello la parte tecnica con la presentazione. Per fare un esempio è come dare un bell'oggetto in una bella scatola. E per ottenere questo risultato è necessario dedicarci quanto più tempo possibile soprattutto all'inizio o quando ci si appresta a provare una nuova tecnica o routine, in seguito è necessario invece fare esercizi di mantenimento che non richiedono molto tempo di pratica. Attualmente io vi dedico due o tre ore al giorno.
16_ Ti piace personalizzare le tecniche o ne hai inventate anche di tue?
Inventare cose nuove nella magia con le carte non è facile perché molti maghi in precedenza per oltre cento anni lo hanno già fatto, ma se si ritiene che questi nuovi "metodi" siano in realtà utili e versatili, è quindi anche possibile che alcune delle mie tecniche si possano considerare nuove. Credo che dove ho potuto contribuire con maggior efficacia, questo è consistito nel modificare alcune "risorse" tra le quali si trovano alcune delle tecniche più usate nella cartomagia come “el double lift”, “el pase Dámaso” che ritengo piuttosto originali, alcune conte, impalmaggi e altri supplementi tecnici ....
17_ Hai mai scritto un libro o pensi di farlo in futuro?
Finora ho solo pubblicato una dispensa con le note di conferenza contenente materiale utile per la comunità magica. Spero in un prossimo futuro di pubblicare un libro che includa tutto il resto.
18_ Sei venuto in Italia la prima volta in occasione dell’inaugurazione di nuovi sedi S.M.I. e per tenere conferenze o c’eri già stato? Che effetto ti ha fatto e quali emozioni incontrare nuove persone che per mesi hanno visto le tue performance solo online?
Incontrare i colleghi italiani in queste visite che ho fatto negli ultimi due anni è stata una delle cose più belle che mi siano successe nella mia esperienza come mago. Il supporto e il sostegno di alcuni maghi veterani come Gianluigi, Americo ... l'accoglienza che mi hanno riservato tutti i rappresentanti e soci dei diversi club magici da Varese a Messina è qualcosa che ricorderò per sempre e, soprattutto, condividere il mio tempo e la mia magia con i maghi più giovani che ho conosciuto nel tuo Paese sono stati di grande incoraggiamento a continuare a lavorare con entusiasmo.
19_ Ogni volta dulcis in fundo, chiedo all’Artista di dedicare un saluto ai lettori che, leggendo questa intervista, hanno così la possibilità di scoprire un nuovo Maestro e di conoscerlo nel suo percorso di vita e formativo.
Desidero incoraggiare la vostra formazione come maghi se state iniziando e vi auguro di avere anche molti successi se vi dedicherete alla magia in modo professionale o come dilettante o amatore e soprattutto che il vostro rapporto con la magia serva a voi per essere un pò più felici e possa essere in grado di trasmettere un parte della vostra felicità agli altri. Questo è quello che vi auguro di realizzare ! Grazie¡ Silvia Cesarini
FINALE
Leggendo le sue risposte, queste rivelano tanta esperienza, ma anche tanta sincerità e modestia che si evincono già nel definire la stessa magia un vero e autentico amore, una passione che come un hobby lui coltiva non inseguendo successi e luci della ribalta, ma per la propria soddisfazione personale e felicità e per regalare questa a chi di questa arte ne fruisce.
L’approccio con la Magia avviene grazie al suo compagno di leva, Josè Manuel. Magia che diventa poi per loro una “fuga” dalla situazione critica della vita militare e principale, se non unica, attività.
Poi, sempre grazie all’intraprendenza dell’amico, agli esordi della sua carriera l’incontro “un pò anedottico” con il Maestro Arturo de Ascanio e un altro incontro, stavolta casuale, che avviene invece via rete quando la visione di un video su youtube colpisce a tal punto Gianluigi Sordellini da spingerlo poi a contattare Damaso via facebook per chiederne la spiegazione. Da qui nascerà un’amicizia e un rapporto di reciproca stima che si consoliderà nel tempo, confermate dalla pubblicazione delle cosiddette “perlucce Damasiane”, da un viaggio in Spagna e suggellate dalla nomina di Damaso quale Presidente Onorario S.M.I., a cui seguiranno anche le inaugurazioni delle sedi S.M.I. in Italia.
Onorato di sentirsi definito “Ascaniano”, visto che il Maestro apprezzava il suo modo di far magia, Damaso pur essendo spagnolo dice di non essere un appassionato di tori, ma spesso gli capita di pensare che ci sia una certa analogia tra i passaggi che sono fatti con la muleta o la capote (rispettivamente: drappo rosso e cappa usati nella corrida n.d.r.) e alcuni giri e movimenti che accompagnano le sue esecuzioni di Cartomagia.
Parlare di Damaso è la conferma che ognuno è un mondo a sé anche se ci accomuna una passione comune, in questo caso la Magia. La differenza la fa il diverso modo di porci di fronte alle cose: c’è a chi piace stare sul piedistallo e chi preferisce stare indifferentemente tra profani o esordienti o professionisti non per vantarsi e sentirsi “grandi” ma semplicemente per il piacere di condividere, consigliare e regalare momenti piacevoli.
Damaso, tu alma española es la energía con la que, te, manipula las cartas
Grazie a te, Damaso, per la tua cortesia e disponibilità a rispondere alle mie domande e per l’attenzione e le belle parole riservate allo staff S.M.I. e alle persone incontrate durante i tuoi viaggi in Italia.
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