Toni Binarelli
TONI BINARELLI
Bisogna somigliarsi un po’ per comprendersi, ma bisogna essere un po’ differenti per amarsi.
Paul Gèraldy
Parlare di Tony Binarelli è una cosa facile e difficile allo stesso tempo, facile perché come Amico non mi risulta complicato parlarne. Difficile perché rischi sempre di omettere qualche cosa, comunque tracciamo un profilo di Tony e mi scuso per le omissioni.
Il 16 Settembre del 1940 nasce a Roma, dodici anni dopo, nel 1952 comincia ad interessarsi di Close Up credo in virtù del suo viaggio a Follonica che gli diede la possibilità di acquistare il suo primo libro di Magia, se non sbaglio il libro era “Romanoff l’emulo di Bosco” e da lì comincerà una strada che lo avrebbe portato a grandi successi. Vent’anni dopo, siamo nel 1972, debutta in televisione ampliando le
sue esibizioni a tutta la gamma della prestidigitazione, dando libero sfogo alla sua creatività.
Sempre nel 1972 partecipa nel ruolo di se stesso in uno sceneggiato della Rai: Serata al gatto nero.
Passano due anni e ritorna in televisione, nella trasmissione condotta da Raffaele Pisu, “Foto di gruppo”. Ma bisogna attendere la fine degli anni settanta per vederlo salire sull’olimpo della popolarità e l’occasione gli viene offerta partecipando ai primi tre anni della trasmissione domenicale condotta da Corrado Mantoni (altro appassionato di Magia e già presentatore di alcuni gala organizzati da Alberto Sitta).
In questa trasmissione trova la chiave che lo segnerà per molto tempo: il mentalismo.
L’esperienza maturata negli anni gli fanno capire che è ora di proporre qualche cosa di nuovo, diverso nel panorama televisivo. La presenza di Silvan aveva in qualche modo dato vita al mago tradizionale, lui doveva distinguersi e per fare questo dà vita al mentalismo.
Ricordo le volte che lo vedevo in televisione a piegare cucchiai, a fermare orologi e fare previsioni impossibili, era un nuovo modo di fare Magia sconosciuta ai più.
Nel 1982 una altra svolta, un’altra novità: la situation comedy.
Una sorta di filo conduttore che unisce la commedia dell’arte alla magia del xx secolo, creando e facendo sempre delle presentazioni che non lasciavano respiro. Parlando con lui gli chiesi come mai questa scelta, la risposta fu arguta e geniale allo stesso tempo: “Il pubblico televisivo è abituato a vedere cose e persone, se tu non dai a loro quello che vogliono, semplicemente, cambiano canale. Per questo io faccio le mie cose che portano ad avere un attenzione continua sul mio lavoro e ogni due minuti accade qualche cosa. In questo modo, lo spettatore, è sempre attento a ciò che faccio”. Detto così sembra facile, ma facile non è, bisogna avere esperienza e mestiere per riuscire ad operare bene e in modo vario, cosa che lui ha dimostrato di sapere fare in modo eccellente. Da allora ha ideato e condotto svariate trasmissioni televisive nazionali ed internazionali.
Nella sua lunga attività ha “prestato” le sue mani a molti attori del cinema in oltre 50 produzioni tra cui “..continuavano a chiamarlo Trinità” e “Tre passi nel delirio” di Louis Malle. Una curiosità: credo che sia stata la sua performance più “sofferta” quella dove doveva doppiare le mani di Brigitte Bardot, con unghie e smalto compreso. E consulente del teatro Sistina di Roma per molte produzioni teatrali, io lo ricordo ne “La grande Magia “ di Eduardo De Filippo, dove con una barba foltissima (posticcia ovviamente) esegue degli effetti.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi libri, sia per il pubblico profano che per gli addetti ai lavori, tradotti in diverse lingue: la serie “Playmagic”, “Class Act” per la Camirand Magic, “My Way to Mentalism” che si affiancano ai numerosi effetti creati in anni di lavoro.
Nel 1988. Fonda e dirige, insieme al fratello Alessandro, la rivista “Qui Magia”, l’unica rivista italiana del tempo che aveva contenuti meravigliosi e non sto parlando dei giochi spiegati ma di interviste e altre cose che la rendevano una vera perla nel campo dell’editoria di settore.
Ha assunto la carica di Vice Presidente Territoriale per l’Italia della IBM, ossia la “Fratellanza Internazionale dei Maghi” (Intenational Brotherhood of Magician).
Non pago di quanto aveva realizzato fino ad allora, nel 1995 decide di mettere in piedi un “Corso Professionale” e il “Trofeo Qui Magia”, corso che avrà vita lunga per ben 10 edizioni, 8 a San Martino di Castrozza e 2 a Varazze. Voglio solo citare alcuni personaggi che hanno fatto da insegnanti in questi corsi: Vinicio Raimondi, Vanni Bossi, Tommy Wonder e Mirko Menegatti, solo per citare alcuni nomi ma molti altri ce ne sono e tutti molto importanti.
Ovviamente tanto lavoro non poteva rimanere non gratificato da riconoscimenti e premi, scorriamo ora alcuni punti salienti della sua carriera: tre premi conseguiti ai Campionati Mondiali d’Illusionismo (FISM) nel 1967, 1970 & 1973. Nel 1992 gli viene attribuito, negli Stati Uniti, il “Louis Tannen Special Award”, nel 1993 la Società di Illusionismo Giapponese gli conferisce il “Tenkai Prize” che viene assegnato perla prima volta ad un Artista Europeo. Dal 1991 al 1995, grazie alla sua partecipazione alla trasmissione “Buona Domenica” di Canale 5 gli viene conferito il “Telegatto”, l’Oscar italiano della televisione. Ritira altri due premi a Montecarlo nel 1988 e a Las Vegas nel 2000. Nel 2004 organizza la prima settimana magica italiana nel tempio della Magia Americana: il Magic Castle di Holliwood. Inserita all’interno delle iniziative culturali del Consolato Italiano di Los Angeles. Nel 2005, all’interno del “Centenary of the Magic Circle”, a Londra viene nominato membro dell’Inner Circle, premiato con la “Golden Medal” e il suo spettacolo definito “High light show of the Congress”.
Lo spettacolo “Quinta Dimensione Show” ha girato in tournee in Italia fino al 2005, la rappresentazione dal titolo “Class and Show” mescola la magia delle mania quella della mente con il cabaret. Nella tournee nel Regno Unito, del mese di Maggio del 2007, è stata apprezzata la sua originalità del “Magic in Italy”.
Dal 2008 al 2012 Tony Binarelli ha proseguito le sue attività artistiche con spettacoli in teatri, circoli e sui palcoscenici di quelle manifestazioni “open air” che sono le feste di piazza dei principali comuni italiani.
Ha tenuto inoltre due lunghe tournée in Francia e Regno Unito presso i maggiori circoli magici di queste nazioni. Per la stagione 2013 ha prodotto un nuovo spettacolo:
“La magia ed io”.
Bluff – Storia di truffe e di imbroglioni del 1976
Io sto con gli ippopotami del 1979
Tiki Tiki con Fiammetta Flamini del 1979
Delitto in via Teulada del 1980
Libri
Dopocena con il mago ed. Campi 1972
Quinta Dimensione ed. Longanesi 1977
Occhio al baro ed. Bietti 1977
Tutti i trucchi del gioco d’azzardo ed. MEB 1990
Il manuale del prestigiatore di Tony Binarelli ed. Sonzogno 1993
Quinta dimensione ed. Mediterranee 2008
Prima di chiudere volevo condividere con voi un ricordo del mio incontro con Tony. Correva l’anno…1987 credo, io per la prima volta riesco a partecipare la congresso del C.M.I. che si teneva a Bologna nella sua sede storica all’interno del palazzo dei congressi. Per me che per la prima volta ero nel tempio della Magia ero frastornato, venditori ovunque, gente che faceva magia ad ogni angolo della sala, enorme, e poi il primo incontro “importante”. Ero lì a guardare tutto ciò che mi circondava e lo vidi, Tony fece il suo ingresso all’interno del Congresso e con passo calmo salutava tutti coloro che incontrava, fino a quando il mio sguardo non incrociò il suo. Mi guardò come si vede un vecchio amico che non vedi da anni e tendendo la mano mi disse “Ciao!
Tutto bene?” potete immaginare la mia meraviglia, lui, Tony che si rivolge a me come un vecchio amico, uno che aspettavi da tempo. Questa cosa mi ha segnato per diverso tempo e tuttora quando sono preso da pensieri questo ricordo mi fa pensare a quello che devo ancora fare, lo so è solo una mia idea ma credetemi è una cosa che fa un piacere enorme per chi, come me, ha sempre visto questo personaggio solo in televisione. Un sogno che diventava realtà, ora siamo Amici e saltuariamente ci sentiamo per gli auguri o per raccontarci un po’ di vicissitudini, colgo l’occasione per ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per la Magia e a quanto può ancora dare. Se invece non lo conosci, la prima volta che lo incontri, avvicinati e scoprirai un Amico e un fratello maggiore appassionato di quella meravigliosa arte che noi chiamiamo Magia..
Giuseppe De Vincenti
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