DOUBLE LIFT by Damaso Fernandez
DOUBLE LIFT
by Damaso Fernandez
Il maneggio della doppia carta Double Lift/Carta Doble
Questa tecnica è il risultato di uno sforzo costante per avvicinarsi il più possibile al modo normale in cui la prima carta del mazzo, tenendolo nella mano sinistra, viene spinta fuori dal mazzo, dal pollice sinistro per essere successivamente presa dalla mano destra, tenendo conto che quelle che spingiamo, in realtà sono due o più carte come fossero una.
Si consiglia di seguire le istruzioni riportate di seguito con molta attenzione e insistenza.
Posizione iniziale :
Per la sua realizzazione tenete il mazzo nella mano sinistra come mostrato nelle figure 1 e 2.
Questo è un approccio conosciuto come posizione di servizio, appunto usata per la distribuzione delle carte e dalla quale partono infinite tecniche cartomagiche.
Il dito medio, anulare e mignolo vanno sul lato lungo esterno del mazzo. Le dita devono mantenere una certa distanza tra loro, condividendo “la lunghezza del mazzo.”
Il dito indice leggermente piegato in diagonale sul lato corto esterno, il pollice poggia sull’angolo esterno sinistro.
Pertanto, il mazzo si appoggia lungo il palmo con l’angolo interno sinistro coincidente con la linea tra i muscoli tenar e ipotenar. Il lato corto esterno poggia alla base dell’indice e il lato lungo esterno alla base delle dita medio, anulare e mignolo che premono il mazzo verso il muscolo tenar, facendo si che parte di esso si pieghi nella sua parte più molle sulla carta superiore la cui utilità si vedrà nelle seguenti spiegazioni.
Preparazione (con l’aiuto mano destra):
Questa preparazione, consiste nel prendere un break alle prime due carte come si vede nella figura 3. Procediamo quindi come segue: avviciniamo la mano destra al mazzo come si vede nella figura 4, con il dito indice piegato in maniera che la punta tocchi il centro della prima carta del mazzo. Posizioniamo il pollice sull’angolo inferiore sinistro del mazzo e il dito medio sul lato corto esterno tra il pollice sinistro e l’indice.
Ora eseguiamo molto lentamente i seguenti movimenti:
1) Allentare la pressione dell’anulare e mignolo sinistro sul lato destro del mazzo, per evitare che il muscolo “tenar”, possa creare ostacolo nel movimento seguente.
2 ) Con la punta del pollice destro nell’angolo inferiore sinistro, alziamo la prima carta con una pressione minima,separandola dal mazzo di circa un centimetro. La carta si piega leggermente dalla parte centrale dove è situato la punta del dito indice destro. (Fig.5)
3 )Sempre con la punta del pollice destro, separiamo e spingiamo verso l’alto anche la seconda carta del mazzo, facendola separare dal resto del mazzo, anche di circa cinque millimetri
(Fig. 6).
4) Introdurre la punta nella parte morbida, del pollice destro tra le due carte e il resto del mazzo.
5) Permettere ora, mediante il ripristino della pressione delle dita medio e indice sinistro, sul lato lungo esterno, al muscolo “tenar” della mano sinistra, di sostituirsi al break al pollice.
6) A questo punto la destra si allontana dal mazzo che rimane così tenuto nella mano sinistra dorso in alto, con il pollice che pigia sull’angolo esterno superiore sinistro, per evitare che la pressione del “tenar” all’interno del break, possa sfalsare o muovere le due carte preparate.
Muovere la doppia carta:
Da quanto spiegato in precedenza, ora muoviamoci come segue:
1) Spingere con il muscolo “tenar” della mano sinistra, verso destra. Il mignolo sinistro provvederà a tenere unite le due carte come se fossero una. Questo consentirà al mazzo di inclinarsi o scalare dal basso verso l’alto in senso orario e in maniera uniforme, permettendo alla doppia carta di sporgere oltre il mazzo rispetto a quest’ultimo. (fig.7)
2)L’anulare si posiziona a filo sotto le due carte come una mantenendo il contatto con il resto del lato lungo esterno del mazzo. In questo preciso istante e sino a quando non inizia lo spostamento della doppia carta, il mignolo mantiene la pressione contro il “tenar” che continua a mantenere il break tra la doppia e il resto del mazzo.
La figura 8 mostra quanto detto al punto 2, visto da sotto il mazzo.
3) Piegare l’articolazione del pollice sinistro, che si prepara per lo slittamento della doppia verso l’esterno, ponendo il suo polpastrello al centro della prima carta del mazzo dorso in alto, (come in figura 9). In questo istante il polpastrello dell’anulare sinistro, punta sotto il bordo destro della doppia carta che si trova leggermente in side jog, spingendola leggermente verso l’alto. Questa pressione dell’anulare viene neutralizzata dalla pressione del pollice verso il basso sul centro della doppia carta ed entrambe utilizzando le loro pressioni, iniziano a muovere la doppia carta verso destra.
Il dito anulare continua a spingere verso l’alto e contemporaneamente il pollice continua ad allungarsi verso destra, spingendo sempre sul dorso della prima carta, in doppia con la seconda, fino a quando il suo polpastrello punterà verso l’alto, per avvenuta massima distensione del pollice stesso.
La figura 10 mostra la fase dello slittamento della doppia carta e la stessa fase è fotografata dal basso verso l’alto nella figura 11.
All’inizio vi sembrerà difficile realizzare questo trascinamento della doppia carta con l’anulare ed il pollice senza nascondere le sbavature della tecnica, per cui si consiglia di iniziare lo studio con un mazzo usato ma in buone condizioni.
Ovviamente la tecnica per eseguire perfettamente questa Double Lift, è spiegata nel dettaglio, ma anche voi ci dovete mettere il vostro impegno per arrivare ad eseguirla con la perfezione dovuta, anche perchè lo spingere la prima carta del mazzo con il pollice, è la maniera più popolare e conosciuta dal neofita in genere, di conseguenza spingere una doppia nella stessa maniera, renderebbe totalmente invisibile la tecnica stessa, e soprattutto la renderebbe naturale. Per chi studia l’arte magica, mi limito a dire che la Double Lift è una delle tecniche maggiormente usate nello studio della cartomagia, per cui non arrendersi mai nello studiare questa tecnica, per arrivare poi ad avere e godere delle dovute soddisfazioni.
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