VINICIO RAIMONDI
raccontato da Giuseppe De Vincenti
Questa volta apro la valigia dei miei ricordi e voglio parlarvi di …. Vinicio Raimondi.
Chi lo ha conosciuto sa della levatura Artistica e umana che lo circondava.
Nasce a Roma, il 5 febbraio del 1938. A l’età di 11 anni comincia ad interessarsi di Magia, divenendo uno dei più grandi prestigiatori italiani e segnatamente un manipolatore eccellente.
Se non ricordo male la sua apparizione televisiva la si deve alla trasmissione “Primo Applauso” andato in onda sulla Rai, una sorta di corrida dove le persone talentuose si esibivano per la prima volta in pubblico. Il suo maestro fu il professor Aldo Arcieri che lo introdusse ai “segreti” di questa Arte meravigliosa. Nel 1953 avviene il suo debutto, uno spettacolo completo al teatro Pio X con il nome di “Magus Junior”.
Terminato gli studi cominciò ad accarezzare l’idea di fare il Mago di professione, tanto che cominciarono ad arrivare scritture importanti e ben remunerate. Questo lo ha portato a viaggiare con diverse navi facendo il suo numero ma non solo…, infatti forse non tutti sanno che aveva anche un numero da Clown. Chi lo avrebbe mai detto? D’altronde chi svolge questo come professione sa che a volte bisogna scendere a qualche “compromesso” diciamo cosi, comunque era sempre lui: impeccabile e grandioso anche nel fare il clown oppure nel costume da cinese, tanto caro ad Alberto Sitta.
Uno dei ricordi che ho io è legato alla trasmissione televisiva “il Dirigibile” dove era in compagnia di Mal e di Maria Giovanna Elmi, ovviamente l’ufficio scritture della Rai aveva molta stima di lui e del suo operato quindi nel tempo ha partecipato a Telematch;
Più che un altro varietà; insieme facendo finta di niente; I piccoli tre; come si fa? Apriti sabato; Il trenino; Domenica in; Pronto chi gioca e per ultimo (ma solo perché voglio raccontarti una cosa) Galassia Due. Questa ultima trasmissione era stata creata da Gianni Boncompagni che era anche il regista, all’interno c’era la sfida tra il mago, che era simile a Mandrake (cosa non difficile perché Vinicio aveva i capelli impomatati e i baffetti tipici di Mandrake, oltre al frac e ad una persona di colore che impersonava Lotar) e un “mago” tecnologico che altro non era che una specie di robot (un pupazzo con all’interno una persona) che in realtà faceva le sue magie mandando indietro il filmato. In pratica la “mano” del robot mostrava un pasticcino schiacciato e mandando indietro il filmato si vedeva tornare intero, Vinicio faceva delle magie vere. Una meraviglia per chi come me era ed è “affamato di Magia” quella bella fatta bene.
Nel suo palmares c’è da segnalare la partecipazione ai mondiali della FISM nel 1970 ad Amsterdam e nel 1973 a Parigi classificandosi 4° nella categoria a lui più cara: la manipolazione. In seguito è stato più volte consigliere del CMI è stato uno degli organizzatori e docente (insieme a Tony Binarelli, Vanni Bossi e altri) del corso di Magia di San Martino di Castrozza nonché autore del libro sulla “Magia delle sigarette”.
Una delle cose che ho avuto odo di vedere, sia eseguite da lui che l’oggetto vero e proprio sono le sigarette telescopiche, una meraviglia tecnica. Un effetto geniale.
In anni recenti si è dedicato alla storia della prestidigitazione con la pubblicazione del libro “Spettacolo Magico” e poi con una conferenza, ricca di diapositive presso i vari circoli magici, nonché presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest e presso l’Università di Szeged”.
Dal 19/10/2007 al 01/2013 è stato il Direttore Responsabile della rivista Magia Moderna del
CMI
2008: ha ricevuto dal CMI il riconoscimento di
“Maestro di magia”.
Questo è quel poco che posso dirti di questo personaggio meraviglioso che ho avuto la fortuna di incontrare e di ammirare, da lui ho capito che non occorrono grandi cose per fare una “vera” Magia, ricordo che andai a vedere la sua conferenza al congresso del CMI, all’epoca si teneva a Bologna e mi misi lì a gustarmi un artista che mi aveva fatto sognare da bambino.
Non restai assolutamente deluso, vidi in lui tutto quello che mi aspetto da un professionista e vidi la vera Magia fatta con nulla. Una sigaretta una pipa e basta, un numero da leccarsi le dita.
Mentre si consumava il congresso, si era giunti a Domenica mattina ebbi il piacere e la fortuna di incontrare Vinicio, eravamo all’interno del teatro e li mi avvicinai, presi il coraggio a quattro mani, e gli parlai. Scoprii in lui una persona umile molto disponibile e gli chiesi di farmi un gioco…
Me lo fece e lo ricordo ancora, scelsi una carta e la perse nel mazzo. Tagliai, mescolai e poi mi chiese: “Quante volte hai tagliato?” “Quattro volte” gli risposi, non sapendo dove andava a parare ero ancor più incuriosito di come avrebbe trovato la mia carta, mi disse di contare dalla cima quattro carte e la quinta era la mia!
Damm@@@###@@@... non avevo capito assolutamente come aveva fatto e, stoltamente, gli chiesi come era possibile: lui mi sorrise e mi congedò. Spero che abbia capito che il mio era un assoluto e sincero apprezzamento per quello che aveva fatto davanti ai miei occhi (non toccando le carte, così mi sembra di ricordare) oltre ad una sincera e vera curiosità per il metodo utilizzato.
A lui e al suo ricordo va tutto il mio riconoscimento per quello che ha fatto e per la lezione che mi ha dato, spero che queste mie parole siano un stimolo per te a cercare altre informazioni relative alla sua persona. Unico rammarico è che non ho trovato filmati relativi al suo operato, ma magari è solo una mia negligenza sono sicuro che Gigi saprà porre rimedio a questa mia pecca.
Se vuoi puoi cercare (mi sembra che la Porta Magica abbia ancora tra le sue pubblicazioni) il suo libro “Magia delle sigarette” un compendio di tutto quello che puoi fare con le sigarette, dall’effetto di close up a quello da scena, con un esame finale delle routine che anno reso grandi i Maghi delle sigarette compreso Keit Clark e lo stesso Vinicio.
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